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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/770

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Spirito Santo ha renduto perpetuamente riverenza, e venerazione alle loro sagre Reliquie con vari atti di Religione. Da qui è, come attesta il più volte citato Glorioso S. Carlo Borromeo sullo stesso proposito, che le Chiese, e gli» Altari con esse si consagrano: da qui è, che il Sagrifizio della Santa Messa sopra di esse si celebra; da qui è, che fin dal principio del Vangelo sono state celebrate, come si celebrano le loro Feste, con canti, Inni, digiuni, vigilie, e con ogni altra solennità di Rito: quindi è, che sempre sono state fatte loro obblazioni, doni, voti, ed elemosine da’ Re, da’ Principi, da’ Popoli in testimonio di una perpetua liberalità Cristiana, per cui si vedono Templi, e ricchezze immense, dove quelle si venerano; e tralasciando le altre parti, nella nostra Italia basta dare un occhiata a Roma, al Santuario di Loreto, al Duomo di Milano, al Sagrario di Monte Casino, al Tesoro della Cappella di S. Gennaro, a quella di S. Niccolo di Bari, come pure al Gargano, alla Chiesa di S. Stefano del Bosco, S. Domenico in Suriano, e altri: quindi è, che in ogni empo a loro onore sono stati eretti Templi augustissimi: e oh come le Chiese, li Templi, le Basiliche de’ Santi, e delle loro Reliquie sono grandi, e ample. Oh come variamente abbellite, e di ogni sorta di ornamenti! O come spargono da ogni banda splendore di ogni bellezza, per cui li nemici di Dio, e della sua Chiesa, pur veggono, e toccano con mani la loro confusione. Vespasiano, ed Adriano a, Imperatori colla loro Podestà fecero edificare grandissimi Templi: ma dove sono, sono affatto per Terra, e non ve n’è vestligio; dove i loro Mausolei, e gli Archi di Trionfo, le colonne, e simili vanissimi Trofei di ambizione? Confondansi, pure replicaremo, gl’inimici di Dio, e della Chiesa, poiché veggono con quanto concorso si sono fatte sempre, e si fanno peregrinazioni a i luoghi, dove le sagre Reliquie de’ Santi sono riposte, e con quali segni di pietà: e non già per qualche volta, ma quasi ogni giorno, e da ogni grado di Persone. Pensino, che pur troppo sta condannata la loro empietà, e dalla prattica della Chiesa, e da’ Concilj, e specialmente dal Niceno secondo, dove da trecento cinquanta Vescovi, e Padri, tutti Uomini santistimi, e dottissimi perpetuamente fu stabilito contro di costoro, che oppugnano il culto delle Sagre Immagini, e Reliquie. Lo stesso è stato fatto in diverse parti della Chiesa, e in diverso tempo, in undici Concilj: e ultimamente in quello di Trento, il quale con anatemi ferisce coloro, che ardissero dire il contrario: Si quis autem his decretis ( parla della invocazione, e venerazione dovuta alle Sagre Immagini, e Reliquie de’ Santi ) Si quis autem his decretis contraria docuerit, aut senserit, anuthema sit. E questo stesso sentimento è stato costantissimo di tutti i Padri, non solo nella Chiesa Romana, ma anco nelle particolari, come nell’Antiochena, Alessandrina e Gerosolimitana, e altre, nelle quali sempre è stato osservato, il culto delle Sagre Immagini, e Reliquie de’ Santi, e che tutti a gara han procurato venerarle, ingrandirle, e in esse glorificare il Signore Iddio, e a grande studio averle ognuno nella propria Patria, anzi Beati si sono chiamati coloro, a’ quali il Signore Iddio si è compiacciuto dare simili tesori. Mosè partendo, dall’Egitto volle condurre seco le ossa di Giuseppe Ebreo; lo stesso Signore Iddio per mezzo degli Angeli volle si sepellisse il Corpo di Mosè; ognuno fa