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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/771

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con quanta venerazione siano state raccolte le Reliquie de’ Santi, e come ognuno procuri averle appretto sé. Volle il Signore Iddio, che Michea, e Abachuc, Profeti comparissero al Vescovo di Eutropoli Sabanno; e Zaccaria Profeta ad altri, acciò fosse data onorevole sepoltura a i loro Cadaveri: come pure il Precursore S. Giovanni Battista per Divina Previdenza comparve a due pii, e divoti Monaci, perché dassero fuori alla luce il suo Capo; insegnando loro il luogo, ove stava infossato, e nascosto da’ Ministri di Erode. Per tre miglia si sì ritirò il Mare, non per altro, che per discoprire a i Cristiani il Sagro Deposito di S. Clemente Papa, e Martire. E molte fiate comparvero stelle in grannumero, affine si venerano le ceneri di molti Corpi di Martiri bruciati, e sommersi ne’ fiumi. Perloché vie più felici chiamaremo quelle Provincie, que’ luoghi, quali S. D. M. si è compiaciuta fortificare con simili fortezze; e per cui con gran ragione S. Ambrogio Arcivescovo di Milano invitava il suo Popolo a riconoscere queste Grazie, che il Signore Iddio aveva conceduto in tanti Tesori di Sagre Reliquie, che si venerano in quella sua Città. Agnoscamus ( sono le parole del Santo Arcivescovo ) Agnoscamus Carissìmi circa Ecclesiam nostram uberiorem dìvinoram munerum largitatem. E lo stesso Santo invitava a giubbilo le Provincie, che hanno simili grazie dalla Divina Providenza: exultent felices singularum Urbium Populi, si unius saltem Martyris Reliquiis muniantur : E poi si rallegra con se stesso, ed eccita il suo Popolo a fare il medesimo per averne in copia: Ecce nos Populos Martyrum possidemus, gaudeat Terra nostra, nutrix coelestium Militum,& tantarum Parens facunda virtutum . Lo stesso diciamo a Voi, Venerabili miei fratelli, diletti miei fijgli, riconosciamo le Grazie dispensateci dal Signore Iddio, che ci ha conceduto tante Sagre Reliquie, che veneriamo quasi in tutti i luoghi della nostra Diocesi, e Corpi interi de’ Santi, e Sante anche della stessa Patria, come il nostro glorioso S. Leo; che nacque, e morì non lontano dal medesimo luogo, e che ha protetto, e protegge lo stesso con specialità: e diciamo col medesimo Santo Arcivescovo: Ecce nos Pofulos Sanctorum possidemus - rallegrandoci con esso - gaudeat Terra nostra, nutrix coelestium militum, & tantarum Parens facunda virtutum; e forziamoci corrispondere alle grazie del Signore, tenendoci umiliati, per averci arricchito di questi Tesori celesti, che benignamente ci ha concedeto; e sopra tutto infiammiamoci con amore di una vera Cristiana pietà a portarci con tutta divozione verso di essi; e particolarmente in questa solennità, n raccordandoci di quelle antiche divozioni, che in ciò pratticarono i Nostri Maggiori, e la nostra Santa Madre Chiesa ci ha insegnato.

VIII. E ancorché la vostra Pietà ci faccia sperare non abbia bisogno di maggiore eccitamento, per accrescere la vostra divozione in questa Sagra Aziont, che dovremo celebrare della Traslazione delle Sagre Reliquie, e Corpo del nostro glorioso S. Leo, acciò riesca solennissima, come richiede la maggior Gloria del Signore Iddio, i meriti del Santo, e il Rito della Chiesa: stimamo con tuttociò uffizio della nostra Pastorale sollecitudine ravvisarvi le cose seguenti;

IX. Primieramente come celebraremo la detta solennità la mattina della