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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/772

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Domenica Quinta dopo Pasqua di Resurrezione 2. di Maggio prossimo venturo; giorno per altro solenne di Rito doppio di prima Classe festivo di Precetto in essa Terra, similmente per l’altra Traslazione del medesimo Santo, Padrone principale; fatta già Secoli prima, come dicemmo; e quella si farà dalla sua antica Catacomba, posta nella cadente Chiesa di S. Maria in Pensulis alla Chiesa Matrice, sotto il titolo di S. Pietro Apostolo, in una nobile Cassa di Cristallo, che dovrà collocarci sotto l’Aitar Maggiore, per la quale Traslazione abbiamo ottenuto dalla Santità di Nostro Signore Indulgenza Plenaria per tutti coloro, che interverranno in essa, e visiteranno la detta Chiesa in detto giorno, o in altro dentro la sua ottava, con precedente Confessione, e Comunione, a tenore del suo Breve, che si conserva presso Noi, con quelle altre opere ingiunte, che in esso vengono espresse.

X. E premendoci, che questa solennità abbia concorso, conforme si suole in simili Sagre Azioni, e di sopra abbiamo narrato; Quindi con ogni Paterno Affetto invitiamo tutti gli Eccellentissimi Signori Principi, Duchi, Marchesì, Conti, e Baroni della nostra Diocesi, e specialmente sua Altezza il Signor Marchese del Vasto, e Pescara: i Reggimenti di questa Città, e di tutte le Terre, e luoghi di questa Diocesi; e piamente preghiamo la Carità loro, che raccordandosi in questa occasione delle Grazie ricevute in varj tempi colla intercessione de’ Santi, e specialmente del nostro Glorioso S. Leo vogliamo tutti venire con frequenza ad onorare le sue Sagre Reliquie, e con essi invitiamo similmente, non solo i Popoli di questa Città, e sua Diocesi; ma eziandio i Popoli delle Città, e luoghi convicini, e quelli, che non potranno intervenire, esortiamo a cooperare almeno con noi a questa solennità con di vote orazioni, e con santi desiderj, che in questa sia glorificato sopra tutto Iddio Benedetto, e ognuno ne riceva consolazione, e profitto spirituale.

XI. E tralasciamo far invito al nostro Diletto Capitolo, e Clero tanto Secolare, che Regolare di questa Città, e sua Diocesi, per le riprove, che abbiamo della loro Pietà, e divozione: e dovranno tutti intervenirvi specialmente i RR. Arcipreti, e Parochi con veste lunga, Cotta, e propria Insegna, e con Piviali de’ più preziosi, che avranno, e gli altri Sacerdoti, ed Ecclesiastici tutti con veste lunga, Cotta, e Berretta, e lo stesso diciamo rispetto agli Alunni, e Convittori del nostro Sagro Seminario, quale dovrà rendersi pronto ivi per i primi vesperi di essa solennità nell’abitazione loro di nostro ordine destinata a tal effetto.

XII. Similmente esortiamo i RR. Arcipreti, e Parochi condurre i loro Popoli processionalmente, se non tutti nel giorno della solenne Traslazione, almeno in una della sua Ottava cantando Inni, Salmi, e simili Preci a loro arbitrio, benché tutti gli Ecclesiastici, e specialmente i RR. Arcipreti si faranno ivi pronti per i primi Vespri di detta Sagra Funzione, che si canteranno Pontificalmente in essa Chiesa di Santa Maria in Pensulis; facendo loro noto, che tanto in detto giorno della Traslazione, quanto in tutti gli altri successivamente giorno per giorno intra Missarum solemnia si avranno Discorsi Sagri, che si faranno da illustrissimi, e Reverendissimi Vescovi, e da altri Soggetti da Noi