Vai al contenuto

Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/773

Da Wikisource.

a tale effetto prescelti; come anche alternativamente per tutta l’Ottava si avranno, e Sagri Oratorj, Accademie, e simili divertimenti Spirituali ooore del nostro Santo.

XIII. E bramando, com’è di ragione, solennizare questa sagra Traslazione nel modo migliore, che possa a noi venir permesso, per questo richiedendo la medesima preparazione esteriore, e interiore; quindi ricordiamo, ricerchiamo, e ordiniamo, che per otto giorni avanti la detta Solennità in questa nostra Chiesa Cattedrale, e in cialcun’altra Chiesa tanto de’ Secolari, quanto de’ Regolari sì in Città, come in tutta la Diocesi, la sera ad un’ora di Notte si suonino tutte le Campane a Gloria; ed esortiamo tutti a pregare in detto tempo il Signore Iddio per il felice esìto di essa, e chi in ginocchioni, o come meglio potrà, reciterà per cinque volte il Patter noster, e l’Ave Maria, con cinque Gloria Patri, pregando S.D.M. per detto effetto, guadagnarà quaranta giorni d’Indulgenza. E anche esortiamo tutti nel Signore a digiunare in quella settimana nella feria quarta, festa, e Sabbato, vigilia della detta Sagra Azione, secondo l’antico Istituto della Chiesa, solito pratticarsi in Umili Funzioni.

XIV. Desideriamo finalmente, e così esortiamo tutto il Popolo di S. Martino, che la sera avanti la detta solennità, e per due altre sere susseguenti almeno, se non per tutte le sere della sua Ottava su il suono dell’Ave Maria, o posto dopo ciascuno Capo di Casa ponga alle sue finestre lumi per significare anche con questo lume esteriore le chiarissime Virtù del nostro Santo Padrone, a caggione delle quali gode egli la Luce Eterna.

XV. Conché bramando, com’è di dovere, che questo nostro Invito venga a notizia di tutti, ordiniamo leggersi la presente nostra Pastorale inter Missarum Solemnia in due, o tre Feste, che occorreranno avanti il giorno stabilito di essa Solennità, e in tempo, nel quale possa esservi maggior concorso di Popolo a chiara intelligenza di tutti, tanto in questa nostra Cattedrale, quanto in tutte le altre Chiese Arcipretali della nostra Diocesi: incaricando a’ RR. Arcipreti far la medesima comune a’ Superiori de’ Monasterj locali, e restiamo pregando S.D. M, che coll’intercessione di questi nostri Santi Protettori, voglia comular voi di tutte le sue celesti Benedizioni, come paternamente le auguriamo dal Signore. Larino dal nostro Episcopio questo dì 5. Febraio 1728.

Gio: Andrea Vescovo di Larino.

Locus ✠ Sigilli.

D. Diodato Vietri Cancelliere

12. Come poi fusse stata fatta, con quale solennità, e rito, e in che tempo preciso, si esprime bastantemente nella seguente; quindi senza stenderci vantaggio ci rimettiamo a quanto in essa.