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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/780

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furono fatte considerabili obblazioni al Santo, specialmente da’ Personaggi, e Dame, che erano ivi, Pontificando Monsignor Mariconda Vescoro di Trivento, coll’assistenza de’ suddetti due altri Prelati, esposta la Cassa delle Reliquie, e Corpo del Santo sotto la sua Statua d’argento, in una nobile Credenza, posta a Cornu Evangelii dell’Altar Maggiore.

XIII. E non è da tralasciarsi riferire a V. Ecc. come cantandosi la gloria giunse con tutta fretta un espresso con lettera di sua Altezza il Signor D. Cesare d’Avalos di Aragona Marchese del Vasto diretta a Monsignor nostro con ordine di presentarsi al medesimo, anche celebrando Pontificalmente, come seguì: e perché il fatto fu pubblico, e mosse tutti ad una particolare curiosità, il Prelato per non tenere il Popolo distratto dopo letta, che era tutta scritta di proprio pugno dal medesimo Signore, diede quella a leggere a Monsignor Battiloro, che assisteva con esso lui’, vestito Pontificalmente, dalle di cui mani passò a quelle di altri Personaggi, che poi si feppe in un batter d’occhi il suo contenuto, che servì per maggior eccitamento alla devozione verso il Santo, non già per distrazione, conciliato un attento silenzio, e venerazione a detta sacra Azione, e la detta lettera venuta nelle nostre mani in un esemplare fattoci dare dal medesimo Monsignor nostro Vescovo è del tenore, che fiegue.

XIV. Fin a quest’ora ho creduto di poter essere di persona a venerare la divota funzione in S. Martino promossa dalla gran Carità di V. S. lllustrissima in maggior gloria di Dio, e del suo S. Leone Confessore: Ma vedendomi detuaso da diversi intoppi fraposti dalla debolezza dell’umanità, supplico V. S. Illustrissima di un benigno compatimento; ed insieme permettere che si riceva dal Signore Procuratore della Cappella la picciola offerta, che fo al Santo di cento ducati, de’ quali si degnarà V. S. lllustrissima farne la disporzione in qualche Sagro utensilio; In olocausto altresì presento il mio Cuore a quell’Anima beata, e gloriofa, implorando dalla sua perfetta carità l’accettare me, e la mia Casa in sua protezione, per intercedermi dalla divina mìsericordia la grazia di saper purgare la mia anima da i peccati in questa vita per venerarla perennemente nell’altra, ed a V. S. lllustriss. con rassegnerle la vera osservanza, che le profess in atto di ringratiarla. di nuovo della memoria gentilissima avuta di me in si speciosa congiuntura, resto baciandole affettuosamente le mani.

Vasto 2. Maggio 1728.

XV. Innunnerabile poi fu il concorso de’ Popoli, e da varie parti: e basterà a V. Ecc. per farne qualche idea sapere, che non ostante la moltitudine de’ Sacerdoti, e diversità degli Altari, e delle Chiese, e che le Messe principiassero all’alba di detto giorno, perché tutti soddisfacessero al precetto di ascoltare la S. Messa, Monsignor Vescovo fu obbligato far erigere in pubblica Piazza un’Altar, anche ad istanza, e insinuazione di altri, dove per tutta, quella mattina fu celebrata la S. Messa, e le persone per ascoharla, e aver luogo, che vedessero la Processione, avevano a somma grazia, che fussero ricevute anche sopra i tetti delle Cas, che tenevano pieni, per quanto fu possibile, oltre le Finetre, Strade, e piazze: e fummo necessitati porre le Guar-