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Pagina:Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu/781

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die alle Porte della Terra, per fare entrare, e uscire la gente fenza disturbo: E per altro riusci la Sagra Funzione con tal quiete, tanto ne’ primi Vesperi, che la mattina della Sagra Traslazione, che non solo non vi fu inconveniente veruno, ma di vantaggio feguì con una somma tenerezza di tutti, e con tali lagrime, che forsi non ancora universalmente si son vedute spargere dal Cuore in qualsisia più strepitosa Santa Missione, ristretto ognuno in una vera compunzione di divozione verso il Santo, raccomandandosi tutti all’intercessionue di esso.

XVI. Principiarono poi le feste di giubilo, con suono di Campane, lumi dalle finestre delle Case, sparo de’ mortaletti, e maschi, e altri fuochi fin da Domenica della fettimana precedente, e così si è continuato fino a questa sera, giorno felicissimo della sua ottava, guadagnandosi le Indulgenze di 40. giorni concedute dal nostro Monsig. Vescovo, da chi in ginocchioni recitasse al suono delle Campane la sera cinque volte il Pater noster, & Ave Marii, & Gloria Patri, pregando prima della funzione per il felice successo di essa, e dopo della medesima in suo ringraziamento. E fu superbo l’artificio di fuoco, che arse la sera della Fetta a. stante, oltre un’altro più piccolo, ma curioso, e d’invenzione fatto da particolari, che brugiò la sera de’ 6. di questo medesimo mese .

XVII. Di continuo pure si sono vedute Processioni, e Confraternite, anche de’ luoghi lontani, e fuori Diocesi, similmente fino a quest’oggi,’ che han sempre popolata questa Terra, e molto più la Chiesa con una rara divozione, e pietà ricevute da questo nostro Clero, andato sempre all’incontro a suono di campane, con ogni dimostrazione di affetto, raccommandosi tutti alla intercessione del Santo, di manieracche si sente in moto tutta la Puglia, Provincia di Capitanata, Contado di Molise, non mancando loro ajuto Spirituale colle Confessioni, e Comunioni Sagramentali, per guadagnare l’Indulgenze plenarie, concedute dalla Santità di N. S. per tutto l’ottavario, nel quale sono stati sempre Panegirici, che principiò Monsignor Mariconda, in lingua Toscana, e nel giorno appresso Pontificando, in lingua Latina Monsignor Battiloro, ambedue di rara erudizione, e pietà, e ha tralasciato farlo Monsignor nostro, per dar luogo a’ Forastieri, che con impegno han cercato qualificarsi in tale concorso, e perché il Signore Iddio ha voluto glorificarsi in questo Santo colle molte grazie, ottenute ad intercessione di esso, e miracoli; Monsignor Vescovo nostro, e la sua Curia ne stan formando Processo.

XVIII. „ Né hanno mancato degl’altri divertimenti spirituafi a’ Forastieri, e Compatrioti per tutto l’ottavario, essendosi in esso rappresentate specialmente due Opere Spirituali in scena, una sotto nome del Seminario di Larino, e l’altra da’ particolari della medesima Terra di S. Martino, e in oltre Accademie in lode del Santo, con innumerabili composizioni, e in varie lingue, anche Greche, che una sera specialmente durò nella pubblica Sala del Palazzo Ducale fino alle quattr’ore di notte.

XIX. Ogni mattina si è officiato in Chiesa, com’anche il giorno, con