Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/128

Da Wikisource.
110 memorie storiche della città

to, e l’adornò con insigni pitture, e col dono d’una copiosa argenteria. Egli fece pure ergere da’ fondamenti la Chiesa di Santa Maria Maggiore in Trento tutta con pietre di marmo, veggendovisi tuttora sopra la porta d’essa Chiesa, che guarda verso mezzodì, la seguente iscrizione: Bernardo Clesio Præsule ac Principe Tridentino Auctore MDXX. In questa Chiesa fu poscia posto il famoso Organo, che da alcuni scrittori fu riputato il più insigne d’Europa. Quest’Organo però non è dovuto alla munificenza di Bernardo, ma alla pia liberalità di Gian Antonio Zurletti gentiluomo trentino, come attesta la seguente iscrizione in una lapida posta sotto il medesimo Organo: Dei Opt. Max. Laudibus Personandis Joannes Antonius Zurlettus Organum Cum Opere Marmoreo Faciundum C. Pecunia Sua. Bernardo Clesio Cardinale Tridentinis Imperante. Anno Domini MDXXXIIII.

Bernardo ristorò ed abbellì il Castel Selva presso Levico, ristorò pure la Rocca di Riva, i Castelli di Tenno, di Stenico, ed il Palazzo vescovile in Fiemme. Egli ampliò grandemente l’Archivio e l’insigne Biblioteca del Castello del Buon-Consiglio, e l’arricchì d’undici Codici in foglio scritti elegantissimamente in nitidissime membrane ornate qua e là di pitture, di caratteri, e fregj d’oro. Il primo di questi Codici conteneva le carte autentiche e le gesta del Vescovo Principe Bartolameo Quirini, il secondo ed il terzo