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Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/96

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78 memorie storiche della città

sapere. Egli continuò a scrivere la vita e le gesta dell’Imperatore Federico III. cominciata da Enea Silvio Piccolomini, che come detto abbiamo, fu poi Papa col nome di Pio II. Questa continuazione fu resa pubblica colle stampe in Vienna nell’opera intitolata Analecta Monumentorum omnis ævi Vindobonensia Tom. II. dal ch. Kollario primo custode della Biblioteca cesarea.

Anche sotto il Vescovo Hinderbachio come sotto tutti i Vescovi antecessori continuò sempre la Zecca in Trento, e molte carte si leggono, nelle quali si fa menzione Solilidorum, denariorum Tridentinorum, ed in altre si nominano Ducati et Libræ Trident. in ratione Grossorum sexaginta pro quolibet Ducato.

Ho accennato poco innanzi l’uccisione o il martirio del Beato Simone di Trento. Era comune opinione in quel tempo, che i Giudei rapissero talvolta de’ fanciulli o bambini cristiani, e gli uccidessero, e ne traessero il sangue per farne uso nelle loro feste ò ne’ religiosi loro riti. Avvenne, che il giovedì Santo 27 Marzo dell’anno 1475 fu in Trento ritrovato morto nell’acqua, che scorre per un così detto fossato d’essa città presso la casa, ove abitavano molte famiglie di Giudei, un piccol fanciullo chiamato Simone dell’età di ventinove mesi. A tal vista nacque tosto il sospetto, che il fanciullo fosse stato rapito ed ucciso dagli Ebrei per trarne il sangue, e