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della naunia. | 139 |
ma la più parte anonime. Io non dissimulerò che il suo libro della Riforma d’Italia fece bensì qualche strepito, allorchè comparve alla luce, ma non ottenne in alcuna guisa il suffragio de’ dotti, tra i quali il Padre Contini autore delle Riflessioni sulla Bolla in Cœna Domini, quantunque fosse ben lungi dall’esser addetto alla Corte di Roma, chiamò il Pilati il fanatico autore della Riforma d’Italia, e fece vedere, che tutto ciò ch’egli aveva detto in questo suo libro non meno che in un altro a lui attribuito intitolato Riflessioni d’un Italiano sopra la chiesa.... ei l’aveva tratto da tre scrittori protestanti, che il Padre Contini nomina pur distintamente. Io non dissimulerò ancora, che il Pilati nelle sue opere seguiva talvolta più il fuoco ed il calore della sua fantasìa che un sodo e posato giudizio, ed esse dimostran pure, che l’autore non curavasi punto di limarle, e ripulirle; ma lasciavale uscire alla luce tali quali nel primo calore del comporre erangli scorse dalla penna. Egli compose eziandio molte scritture legali in cause civili, tutte scritte frettolosamente, e con istile acre e focoso, delle quali solo alcune poche videro la luce; ma ad onta di tutto questo ognuno dovrà confessare sempre, che traluce nelle sue opere un eccellente ingegno non meno che un esimio e vasto sapere. Egli morì in Tassullo li 19 Ottobre 1802 nell’età d’anni sessantanove.