Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento - parte prima.djvu/46

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mi secoli non furono turbati da alcuna guerra nè esterna, nè interna o civile, ed allorchè si considerano i tempi fortunati d’Augusto, il cui regno durò quarant’anni, e quelli di Nerva, di Trajano, di Adriano, e dei due Antonini occupati non d’altro che della felicità pubblica, la qual’era l’unico oggetto delle lor cure, quale magnifico spettacolo non ci presenta lo stato felice, di cui godette la natura umana in tutte le parti dell’Impero romano! Il regno di Trajano, di Adriano, e dei due Antonini durò ottant’anni, e invano cercherebbesi un altro periodo simile negli annali del mondo.

Vero è, che dopo la divisione dell’Impero fatta da Diocleziano, non meno che dopo quella fatta da Costantino tra’ suoi figli, il mantenimento delle corti dei diversi Imperatori e Cesari, e le guerre, ch’essi poi si fecero gli uni contro gli altri, e le varie altre guerre interne o civili, che in varj tempi insorsero tra i diversi pretendenti alla porpora imperiale, e le guerre straniere e le invasioni de’ barbari, ed altre molte cagioni indebolirono sempre più la forza dell’Impero, e la sua primiera possanza, ed i popoli aggravati essendo di sempre maggiori contribuzioni ed imposte, l’opulenza e la prosperità pubblica andò sempre più decadendo, ed è vero pure, che negli ultimi tempi del romano Impero infelicissimo era divenuto lo stato d’Italia; ma resta sempre vero altresì tutto ciò che