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44 | memorie storiche della città |
sopra Trento, e lo devastò; ma essendosi indi egli mosso verso le terre superiori lungo l’Adige, Evino Duca di Trento avendolo inseguito, e raggiuntolo presso Salorno l’uccise insieme con tutti i suoi, e ritoltagli tutta la preda, che aveva fatta, ed espulsi i Franchi ricuperò interamente il territorio trentino. Qui Cranichis, segue a dire il citato Paolo Diacono, non multum post tempus Tridentum veniens devastavit, quem subsecutus Evin Tridentinorum Dux in loco, qui Salurnis dicitur, cum suis interfecit, prædamque omnem, quam ceperat, excussit, expulsisque Franchis Tridentinum territorium recepit.
Ma io non debbo qui tralasciar di parlare d’una questione riguardo al castello Anagnis, il quale dal Marchese Maffei1 fu creduto, che sia Egna terra o borgo sulla riva sinistra dell’Adige, chiamata in tedesco Neumarkt. Il Marchese Maffei parlò di ciò solo incidentemente, e questa sua opinione altro fondamento forse non ebbe che quell’apparente somiglianza di nome, che sembra esservi tra Egna ed Anagni; ma il chiarissimo Abate Girolamo Tartarotti dimostrò con solidissime ragioni, che l'Anagni era il castel Nano nell’Anaunia ossia nella Val di Non, e che non era, nè poteva essere Egna 2.
- ↑ Verona illustrata Part. I. lib. 20. pag. 263.
- ↑ Memorie antiche di Roveredo nella lettera al Preposto Muratori.