Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/157

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146 MEMORIE STORICHE

facilmente s’allarga, e si strigne1; disegnò poi un macchinismo adattabile all’uomo, che di simili ale voglia fornirsi, e valersi2; disegnò l’uomo di quel congegno rivestito3, indicando colla scritta a rovescio il luogo ove dee posare il petto, il modo di torcer l’ala, di calarla, di girarla, di levarla, di tenere i piedi, l’uno alzando, e abbassando l’altro alternamente, e per ultimo di strignere ossia calare le ale inverso i piè dell’uomo. Disegnò persino un battello a cui, in luogo dei remi, delle larghe ali d’applicar pensava4. I due gran remi che il C. Zambeccari sul finire dell’anno scorso applicò alla sua macchina aerostatica, dell’effetto delle ali vinciane, benchè non ne avessero la forma, poteano dare un’idea.

Vasari e Lomazzo fanno pur menzione di certi uccelli formati da Lionardo di cera sì sottile e leggera, che con un soffio per lungo tratto d’aria li facea volare, come se vivi fossero.

Secondo Venturi Lionardo conobbe la verga del bilanciere negli orologi descrivendola come un bastone, che ingranando al-


  1. Presso Gerli. Tav. xl.
  2. Ivi.
  3. Tav. xlii.
  4. Tav. xli. Nella descrizione delle Tavole premessa ai disegni sen può leggere la spiegazione spesso colle parole del Vinci istesso.