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Pagina:Memorie storiche sulla città Sabazia ora Lago Sabatino.pdf/17

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rituale quanto nel temporale a Trevignano medesimo, e che anticamente sotto i Baroni Orsini facea parte del Territorio di lui, come ha rilevato dai più antichi libri esistenti in questa pubblica Segreteria Comunale dall’anno 1500. in cui risulta esserne già antichissimi possessori fino al cadere dell’anno 1600. in cui passò Trevignano sotto il dominio del Duca D. Domenico Grillo.

La vastità di questo territorio estendevasi pure in quel tempo da Martignano, comprese le due tenute di Stracciacappe e Pollina fino a Vigna Orsina soggetta del pari nello spirituale soltanto alla Parrocchiale del Paese, essende oggi soggetta nel temporale al Governo tuttavia Baronale di Bracciano facendone ancora prova il costante incontrastabila diritto sulla pesca del lago che gode Trevignano sino a quel punto.

La divisione dei Feudi, l’alienazione dei vasti possedimenti di quella potente famiglia, ch’ebbero luogo in tempi diversi, e precisamente soltø Flavio ultimo Duca di Bracciano portarono una notabile diminuzione di Territorio a Trevignano, e resero del pari non poco ristretto il do→ minio e Principato del Duca di Gravina unico rampollo superstite della grandezza e potenza degli Orsini.

Ecco come si esprime il celebre Sozione riportato dal Cluerio nella sua Italia antica in proposito della città Sabazia, e del paese che surse dappoi dal suo annientamento «In Italia lacus est nomine Sabatms, cujus in aqua, quoties perlucida sit, canspiciantur, in imo fundo, Edificiorum multa fundamenta, statuarumque numerus. Incolae ajunt Oppidum heic quondam fuisse, quod postea absorptum est». Prosegue il Cluverio «At Oppidum hoc Hetruriae postquam vel terremotu, vel nova quadam lacus inundatione absorptum est, ipse lacus ejus nomine posteriori saeculo nuncupari coepit. Qua parte adpositum ei fuerit Oppidum incertum est, quando illa etiam sotionis memorata monumenta jam interierunt. In tabula autem itineraria quia vocabula Sabale uon adposita est vox lacus ambigi potest lacum, an ipsa antiqui Oppidi intellexerit vestigia Auctor Tabulae. Oppidum si intellexit, in septentrionali Lacus parte id situm fuit, quo iter erat a Roma Bleram versus et Tuscaniam, quo in tractu hodie conspicitur Oppidum vulgari vocabulo Trevignano.

Sebbene il citato Sozione scrittore de’ più antichi, le cui opere però più non esistono, a riserva forse di qualche frammento, che il Chiverio avrà potuto rinvenire in alcuna delle tante città, e luoghi che avea percorsi in Europa, e più in Italia, non abbia posto in chiaro il nome del paese in cui dovette attingere le notizie relative all’esistenza di quell’Oppidum riferito di sopra, tuttavia sembra non potersi dubitare, che queste non gli fossero comunicate dagli abitanti di Trevignano, poichè il prefato Cluverio asserisce esser questo il solo paese cho abbia avuto la gloria di essere sostituito alla Città Sabazia ossia a quell’Oppidum, che egli ancora suppone essere stato quindi distrutto da