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Pagina:Memorie storiche sulla città Sabazia ora Lago Sabatino.pdf/19

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Persuaso pertanto delle relazioni, che mi erano state da varj amici comunicate sull’alto merito del dottissimo padre Maestro Simmaria abitante in Viterbo letterato insigne, non esitai» farlo di ciò domandare da un mio ottimo smico il padre Clemente da Prato dell’Ordine de’Cappuccini acciò si fosse degnato significarmi il suo sentimento ancora tanto riguardo alla celebre città Sabazia, quanto al tempo in cui visse il famoso Sozione riportato dal Cluverio nella sua Italia antica menzionata di sopra. E siccome l’uomo veramente dotto mai si ricusa dal comunicare quei lumi e quelle cognizioni, che acquistò mediante lunghe e assidue fatiche nello studio, così non ha egli ricusato compiacermi su tale ricerca.

Egli è dunque di parere riguardo alla Sabazia, che essa tragga il nome da Sabazio ossia Saturno,1 il quale fu il primo a persuadere gli uomini ad abbandonare i monti, che spaventati ancora dall’immagibenchè lontana del passato diluvio universale costantemente abitavano, e calare al piano senza timore di rivedere mai più la terra dall’acque inondata e coperta.

Riguardo poi a Sozione, siccome più non esistono, come si sà, i famosi suoi scritti, non può precisarsi l’età in cui visse, ma è certo però essere moltissimo da noi remotα.

Suppone altresl il prelodato Padre Simmaria, che invece di Sozione, che realmente ha esistito, possa essere Sancojatone antichissimo storico fenicio, il quale parlando del lago di Vico, dice che ai suoi tempi, quando l’acqua era chiara, vedevansi entro di esso le sommità dei torrioni, de’ cammini, dei palazzi ed altre cose simili. Può darsi benissimo, Egli par dice, che il Cluverio abbia voluto intendere nella sua Italia antica di Sancojatone, oppure che in realtà sia il prefato Sozione, il quale abbia fatto sul lago Sabatino quelle istesse osservazioni e scoperte, che furono fatte dall’altro nel lago sopradetto di Vico.

Affidato pertanto al parere di un uomo così erudito con più sicurezza io pure credo che anche il Sozione siasi coi proprii occhi accertato dei sovraccennati monumenti, che si scorgevano in qualche parte meno profonda del Sabatino in vicinanza appunto di Trevignano, come dimostreremo chiaramente a suo luogo, e che il Cluverio tal notizia acquistasse da qualche frammento degli scritti di Sozione medesimo, quali ferse avrà rinvenuti nei Viaggi, che fece, come si è detto, nella maggior parte degli Stati d’Europa, e specialmente d’Italia, allorquando abbandonò lo studio delle Leggi, cui erasi applicato in Leida, e per consiglio del celebre Giuseppe Scaligero applicossi con genio ed impegno allo studio della Geografis, in cui riuscì tanto felicemente da essere

  1. E ciò corrisponde appunto al parere del citato Mariani riguardo alla etimologia del nome.