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Pagina:Memorie storiche sulla città Sabazia ora Lago Sabatino.pdf/25

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Quest’acqua scendendo dipoi nel piano dove passa la così detta Via Aurelia serve all’adacquamento degli orti, che oltre al provvedere in abbondanza il proprio paese di erbaggi e frutti d’ogni genere, ne sommınistrano ancora in copia agli altri paesi circonvicini. Padroni di vasti dominii e possessori di ubertose campagne dovettero in certo modo gli Orsini invaghirsi di quell’altura non dominata da altre fuorchè da quella ove esiste il convento dei Padri Cappuccini che le sta quasi a livello, e riconoscerla atta a costruirvi quella famosa Rocca acció servisse all’opportunità come centro delle loro forze militari, e di asilo sicuro e difesa dalle micidiali fazioni, alle quali erano si frequentemente soggetti, sebbene avessero l’altra in Soriano più deliziosa, più forte e più vasta forse di quella fabbricata in progresso. Condotta finalmente alla sua perfezione quella Rocca, che loro servi ancora in qualche mese dell’anno per diporto e villeggiatura, come ai Duchi Odescalchi, Signori quanto nobili altrettanto pii, ed ai nostri di all’ottimo Duca Sig. Don Marino Torlonia, fu eretto Bracciano in Ducato dal Pontefice Pio IV. con Breve del 9. Ottobre 1560. fu il primo a gøderne il titolo Paolo Giordano, titolo di che non avea giammai goduto in addietro. Morto il prefato Duca Paolo Giordano fu nell’anno 1584. di nuovo abbellito dal Duca Virginio suo figlio mediante la costruzione dei muraglioni al di sotto del forte ove esistono i giardini, alla cui spesa furono costretti concorrere anche i Trevignanesi contro ogni giustizia in una somma ben forte, come rilevasi dal pubblico consiglio tenuto in proposito sotto il giorno 1. Novembre 1584. Aumentatasi quindi la popolazione si venne alla costruzione di nuove fabbriche dalle falde della Rocca fino al ponte e baluardo ancora in parte esistente a contatto della Pizzicheria Baronale, che confina col convento dei PP. Agostiniani fabbricato dal Cardinale Giordano Orsini l’anno 1443. assai ristretto però, e non in quella foggia che in oggi si vede, perchè fu rifabbricato di nuovo nell’anno 1770. Furono inappresso aggiunti gli altri due Bracci, o Borghi al di là del suddetto ponte unitamente alla piazza, che prima chiamavasi il Prato in mezzo alla quale evvi una bella fontana, ed il convento delle monache fatto fabbricare dal Duca Virginio, e dalla Duchessa Flavia Peretti sua moglie, e per questi aumenti ancora furono chiamati a contribuzione secondo il solito i Trevignanesi, come risulta da un Consiglio tenuto in proposito sotto il giorno 9. Agosto 1598. Fabbricarono inoltre la Chiesa delle monache, la cui facciata è stata ultimamente ridotta a perfezione mercè la generosa splendidezza del Sig. Duca summenzionato Don Marino Torlonia. Evvi pure sulla stessa piazza ridotta oggi ad un aspetto più gajo ed abbellita con simmetrica piantagione di alberi stranieri e piccole colonne all’intorno, il Palazzo Comunale, oltre diverse altre fabbriche che gli fanno corona