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238 arco del sacramento

lungo una via, in ripartiti spazii, ve ne eran tre che si distinguevano con le denominazioni Ianus summus, Ianus medius, Ianus imus. Erano poi distinti con l’appellativo Giani perchè dedicavansi a Giano, la cui statua solevasi situare sulla sommità del loro attico1, sebbene Wey asserisca che quel nume non ci entri per nulla2. Si dicevano pure compiti3.

Di tal genere di edifizii avanza in Roma, vicino a S. Giorgio in Velabro, solo quello di Giano Quadrifronte, così chiamato per avere le quattro facciate eguali. Esso è costituito da quattro piloni a base quadrata sorreggenti quattro arcate, le quali nell’interno s’incontrano a formare una volta a crociera. Anticamente a ciascuna di quelle arcate corrispondeva una via; laonde si aveva un quadrivio nel sito dove sorge il monumento.

In Roma poi ve ne erano molti; in ispecie Domiziano ne aveva fatti edificar tanti che un dì sul fronte d’uno di essi fu trovato scritto in greco APKEI4, cioè basta; volendo significare che era tempo ormai di smettere dal fabbricarne altri.

Canina5 riferisce a tali monumenti anche l’arco de Gavii in Verona, di cui ho parlato a pagina 11 di quest’opera e che Ponza ritiene sia onorario, quello di Antiochia e quello di Palmira, i quali ultimi, invece che da vie, sono fiancheggiati da portici.

Ma però in mancanza di altre conoscenze più complete su altri edifizii di simil natura, conviene attenerci per il tipo a questo di Giano Quadrifronte.

Ora io non trovo nessuna analogia tra esso e il nostro arco. A prescindere che questo non ha che due pilastrate e un sol fornice, perchè si potrebbe obbiettare che gli altri elementi sieno stati diroccati (sebbene con gli ultimi lavori della costruzione della fognatura che passa di là sotto nessuna traccia siasi scoverta di fondazioni riferibili ad esso), è importante far rilevare che la base rettangolare delle pilastrate molto allungata, oltre i due quadrati, non sarebbe stata idonea per un Giano; che le proporzioni e rap-

  1. Selvatico, luogo ultimo citato — Canina, op. cit.
  2. Wey, op. cit. pag. 287.
  3. Vasi, id. pag. 398.
  4. Svetonio, Istoria dei dodici Cesari, nella vita di Domiziano.
  5. Op. cit. tav. 195, 113.