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254 via egnatia—ponticello


L’itinerario Gerosolimitano lo segna più particolareggiato, aggiungendovi altre stazioni intermedie, a partire da Benevento:

Mutatio Vicus Foro novo M. X
Mutatio ad Equum Magnum1 M. XII
Mutatio aquilonis M. VIII
Civitas Aecas M. X
Civitas Herdonis M. XVIII.

La Tavola Peutingeriana segna a sua volta un tratto da Benevento a Foro novo di m. X, un secondo da Foro novo a Equo Tutico di m. XII, ed un terzo da questa stazione ad Aecas di m. XVIII.

Sebbene la Tavola del Peutinger si fermi a Troia, scorgesi che il cammino da essa segnato sia lo stesso che quello degli itinerarii, e che per le distanze di questo tratto concordi col Gerosolimitano, mentre l’Antonino tra Benevento ed Equotutico segna in meno un miglio, che poi riprende fra Troia ed Erdonia, in guisa che tutta la distanza da Benevento a quest’ultima risulta di miglia LVIII.

Tralasciando per ora di indagare il sito dove questa via congiungevasi con l’Appia di Strabone, passo a descriverne con maggiori particolari il solo tratto da Benevento ad Equotutico.

Già dissi2 che in antico la via Latina congiungevasi all’Egnazia mediante il braccio per il diruto ponte della Maurella poco al di sotto della chiesetta di Santa Lucia, fuori Port’Aurea; ma

    dalle sue porte per ciascuna via, ma Augusto le fè computare tutte da un unico punto del Foro Romano, dove piantò il Milliario Aureo, così detto per distinguerlo da tutte le altre colonnine milliarie che eran messe lungo le vie successivamente a distanza di un miglio. Di esse alcune osservansi ancora in questa città e nei paesi vicini, per i quali passavan le vie romane; e furono illustrate da varii dotti fin dai secoli scorsi. Ogni colonnina porta inciso in numero romano il proprio milliario ed una iscrizione che ricorda il Principe che costrusse o restaurò quel tratto di via.

  1. Lo stesso che Equotutico, come vedremo in seguito.
  2. Pag. 252.