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i santi quaranta 321

altri rottami di muro ed un grosso masso parallelepipedo di tufo trachitico, di m. 0.65 × 0.44 × 0.60; su di una faccia del quale è incisa la lettera E, alta m. 0.155, larga m. 0.140.

Ora passiamo ad esaminare il corridoio E; il quale, come dissi, è chiuso per tre lati, ed aperto soltanto verso il corridoio ABC. I pilastri che vedonsi tratteggiati, e che ne restringono l’antica ampiezza, furono aggiunti nell’epoca longobarda, per sostenere gli archi di rinforzo della volta antica, allorquando vi fu edificata al di sopra la chiesa dei Santi Quaranta1. Che questi pilastri e gli archi sieno di epoca Longobarda parmi quasi sicuro, avendo essi la stessa struttura di altri simili che io ho riconosciuti in altri antichi edifizii di questa città della stessa epoca. La muratura dei pilastri dell’epoca longobarda è formata sempre di materiali presi dagli edifizii preesistenti, e quella degli archi ha un carattere spiccatissimo, perchè è costituita di cunei di tufo, più ampii nel fronte che nella rientranza, alternati con due o tre filari di mattoni. A prima giunta la muratura longobarda apparisce di bella struttura, ma tanto i pilastri che gli archi di quell’epoca hanno solidità più apparente che reale, per difetto sia della malta, sia dei cunei di tufo, i quali trovansi messi in opera con la faccia più ampia verticale. E devesi ascrivere a questi difetti la rovina di quasi tutti gli edifizii di quel periodo. La muratura nei fondati del corridoio E e quella che gira alle spalle dei pilastri longobardi è di opera romana pseudo-reticolata.

Nel primo fondato della parete destra, entrando in questo corridoio, scorgesi ancora una porta, aperta posteriormente alla primitiva costruzione, per la quale forse scendevasi dalla chiesa nel carnaio2. Di fianco all’ingresso in questo corridoio, a sinistra di chi entra, vedesi il pilastro di mattoni e, il quale, sebbene aggiunto posteriormente, è certo di epoca romana. Esso corrisponde esattamente, come vedesi, al pilastro b del muro esterno ab, o meglio alla porzione di muro esterno, il quale io dissi essere stato aggiunto nella seconda epoca dell’edifizio. Ciò prova ancora più che questo non sia tutto della stessa epoca, o per lo meno sia

  1. Vedi a pag. 308 di quest’opera.
  2.  id. id.