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dei longobardi e del chiostro e chiesa di s. sofia 379

PERPETVIS ANNIS STAT QVARTI FAMA IOHANNIS
PER QVEM PASTOREM DOMUS HVNC HABET ISTA DECOREM.


Il de Nicastro1 non indugia ad affermare che la costruzione del chiostro attuale debbasi attribuire a questo Giovanni IV; il quale, secondo lui, non sarebbe stato altri che Giovanni il Grammatico, eletto Abate di S. Sofia nell’anno 1119. Stefano Borgia2, pur ritenendolo Fig. 7. autore del chiostro, non sa precisamente quando sia vissuto questo Giovanni IV; ma dal metro Leonio dei due versi lo suppone non anteriore al secolo XII.

Il De Vita3 non sa dire in qual tempo sia stato Abate questo Giovanni IV, che vuole assai posteriore al Grammatico. Però sembra che anche egli si accomodi a ritenerlo autore del chiostro4. Isernia5 addirittura salta per sopra alla quistione, asserendo che la iscrizione sia piuttosto oscura nel concetto. Finalmente il Salazaro (il quale mostra evidentemente di non essere stato mai a Benevento, perchè chiama loggiato questo portico, e lo descrive come costituito di colonne infra loro raddoppiate sulle quali s’innalzano archi acuti!)6 afferma che il chiostro sia opera dell’XI secolo, e manifesta il parere che questo Giovanni IV, quì ricordato, sia Giovanni Rotondo di Benevento, Abate di Montecassino nel 1011. Ma egli

  1. Manoscritto citato sulle Chiese di Benevento.
  2. Op. cit. tom. I. pag. 266.
  3. Alter antiq. etc. pag. 102.
  4. Idem, Idem, pag. 102.
  5. Op. cit vol. 2. pag. 155.
  6. Op. cit. pag. 69, vedi testo e nota.

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