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Pagina:Milani - Risposta a Cattaneo, 1841.djvu/172

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Come questo sia accaduto mi è impossibile il dirlo. Scolparmi da un tale errore di calcolo credo inutile. L’ errore è tanto materiale che si scolpa da sè.

Di quell’errore corsomi nelP apprezzamento dei traversi di pietra viva me ne sono accorto a Vienna due mesi fa, riscontrando una copia del progetto che fu spedita a Vienna per la traduzione in tedesco.

Non vi ho dato alcun pensiero; e non vi ho dato alcun pensiero per questo:

Mi sono detto: Terrore è un errore materiale, un errore di fatto, un errore di calcolo, il primo uomo d’ arte, a cui il mio progetto cadrà in mano per esame, avrà sicuramente la gentilezza di farmene avvertito, ed io allora farò a lui le tre considerazioni, e la preghiera che passo ad esporre.

I. Quando io diedi opera allo studio ed alla compilazione del progetto della strada di ferro da Milano a Venezia, si tentava in Inghilterra, nella strada da Londra a Briston, dall’ ingegnere signor Brunel il figlio, una grande innovazione nelle strade di ferro, una grande ed ardita esperienza.

Era questa: dare a ciascun binario di guide di ferro la larghezza di due metri in luogo di quella di un metro e mezzo a cui giungono appena fino ad ora. Speravasi da questa innovazione un grande vantaggio nella velocità e nelP economia del transito, ed alcune considerazioni teoriche incoraggiavano tali speranze.

Ma prima di seguire quel pensiero del sig. ingegnere Brunel, era cosa cauta attendere il giudizio della esperienza, solita qualche volta ad ismentire le conclusioni della teorica.

Nella compilazione del progetto della strada di ferro da Milano a Venezia bisognava dunque procedere in modo da poter approfittare di quella innovazione ove fosse per risultare veramente utile alla celerità ed alla economia del transito.

Per questo ho fin dalle prime dichiarato alla Direzione della società che avrei proposto nel progetto la larghezza in sommità di otto metri a tutta la strada ed a tutti i manufatti; ed a ciascun binario di rotaje la larghezza di due metri, perchè il progetto comprendesse tutta la spesa necessaria alla esecuzione delP opera in queste dimensioni, caso che si trovasse utile P adottarle; ma che su quelle due larghezze della sommità della strada e dei binarj di rotaje mi riserbava decidere, ed a concludere prima delP esecuzione delP opera, quando avessi raccolto, o da me, o col mezzo d’altri, il risultato della esperienza che su quella larghezza facevasi.

Il progetto dunque contempla ed apprezza una strada di ferro larga in sommità otto metri, con due binarj di rotaje di ferro larghi ciascuno due metri.

L’ esperienza del signor ingegnere Brunel figlio non corrispose alla di lui aspettazione^ ed un ultimo rapporto dei due ingegneri inglesi signori Hankskav e Wood, chiamati a dar giudizio sopra quella innovazione, conclude: « Che nulla d’ importante è stato guadagnato » per le strade di ferro, nè probabilmente potrà esserlo coi costosi progetti di nuova in» venzione del signor ingegnere Brunel ».Ho dunque deciso di ridurre la strada di ferro da Milano a Venezia a soli 7 metri di larghezza in sommità, ed alla sola larghezza di un metro e cinquanta centimetri ciascuno dei due binarj delle guide di ferro.

Di questa finale conclusione sulla larghezza totale della strada, e su quella di ciascun binario di guide ne ho già dato parte alla Direzione della società sino dal 16 gennajo p.° p.°

Cosi i traversi da porsi a sostegno delle guide e delle morse, proposti nella prima ipotesi della lunghezza di tre metri, si riducono a quella di soli metri 2, 50.

Cosi alP atto della costruzione della strada si coglierà, sulle somme avvisate nel conto preventivo, tutta P economia che deriva dal ridurre la sommità della strada e quella di Google