Pagina:Milani - Risposta a Cattaneo, 1841.djvu/72

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«Se a livellazione compiuta, e dopo di avere sopra essa esaurito ogni studio di pendenze e di spesa, si potrà seguire definitivamente l’additato andamento, i rettilinei saranno ec., ec.....

193.° Il 12 aprile 1838, quando aveva stabilito definitivamente la linea e le pendenze, scrissi d’ufficio alla Direzione, sotto il N. 202:

«La livellazione da Venezia a Milano è compiuta. Un epilogo del di lei profilo generale fu tosto steso, ed ho sopra di esso studiato e concluso le pendenze, il passaggio dei fiumi, dei canali, delle strade.

La linea, che ebbi l’onore di additare a cotesta rispettabile Direzione nel rapporto innalzatole il 18 gennajo p. p., non mutasi punto. Ora può dirsi stabilita, possibile alle macchine locomotive, senza rinforzi in cammino, senza macchine a vapore stabili, senza alcun cambiamento di motore; e mi par anche che potrò dimostrar sempre essere essa la più agevole al transito, e la più economica».

194-° E nello stesso giorno 12 aprile 1838 scrissi anche privatamente al presidente sig. Reali:

Omissis.

«Temeva che nella linea che ho prescelto in mezzo a tante parole seminate, che mi mandavano ora a dritta ora a sinistra, l’esperienza dei luoghi, del terreno, dell’arte potessero mancarmi sotto e darmi, al tocco della livellazione una linea che si dovesse mu» tare in tutto od in gran parte. Immaginatevi il guai che sarebbe stato, guai non nuovo, probabile, possibile anzi. Avremmo dovuto ristudiar il terreno, ricominciare le operazioni geodetiche, perdere denari, e tempo, più dei denari prezioso, ed io morir da dispetto, non perchè mi creda infallibile, ma per la dispiacenza vostra.

»Vedete adunque che se sulle prime sono andato a rilento, vi era di che; e che se non ho voluto parlare, parlar non poteva...

195.° Il dottore Cattaneo fu, come dissi al paragrafo 2, segretario della Direzione della strada di ferro dal settembre 1837 a agosto 1838, sicché egli conosce perfettamente tutte le operazioni eseguite in campagna ed al tavolo dall’ufficio tecnico, dal principio dei lavori fino all’agosto 1838, e meglio poi fino all’aprile 1838) e quindi conosce perfettamente e tutte le operazioni suddette ed i due miei rapporti 8 dicembre 1837 e 18 gennaio 1838, che ho pure superiormente citati.

196.° Anzi, per provare ognor più come egli li conosca perfettamente, non sarà male rammentare qui l’abuso che egli ne ha fatto.

197.° È già chiaro dalle cose fino ad ora esposte, che la zona di terreno da me percorsa per annodare le sei città, non è identica a quella di cui fa parola il dottore Cattaneo nelle sue Ricerche: egli voleva, e vuole ancora, andar da Verona a Brescia dritto pei colli del lago, toccando ora Peschiera, Lonato, Desenzano, ora Esenta e Castelvenzago, secondo le ciarle che sente in proposito, e che va raccogliendo. Io invece, per le ragioni che ho esposte dal paragrafo 63 al 76, proposi e propongo di andar da Verona a Brescia per Villafranca - Caferri - e Castiglione delle Stiviere, e ciò che ho proposto fu anche approvato.

Tuttavia, e malgrado questa differenza, nel rapporto 8 dicembre 1837, per dar un qualche pascolo alla di lui vanità, onde la sua sfrenata espansione non tornasse a danno dell’impresa, scrissi a di lui lode:

«Il problema economico, quello diretto ad accennare la parte del Regno lombardo-veneto che doveva essere percorsa dalla strada di ferro, era sciolto: era sciolto dalla dotta ed amena penna dell’italiano Cattaneo, e dalla esperienza e dall’esempio delle altre nazioni:

Volendo però anche nella lode fargli conoscere chiaramente due cose: