Pagina:Monete del Piemonte inedite o rare - supplemento.djvu/20

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pezzi il disegno1, erasi prima a lai opinione per troppo locale pure accostato.

In qual tempo questi prelati abbiano usato di questa regalia, credo di poterlo con sicurezza affermare, cioè che ciò fu quando, essendo stato eletto nel 1653 a reggere questa chiesa Carlo Settala patrizio milanese, caldo cultore come egli era degli studi storici ed archeologici, avendo esaminato i documenti onde andava ricco quell’archivio, e da essi riconosciuto quanti privilegi godeva la sua mensa, si credè che fra essi questo fosse pure compreso, epperciò pensando di essere in diritto di usarne, incaricò un Cristoforo Aicholzo, probabilmente tedesco, intagliatore di conii residente a Genova, di formarne mettendovi il suo nome, stemma e titolo di marchese d’Albera, forse perchè a questo solo de’ suoi feudi era annesso un titolo speciale, e la figura di S. Marziano protettore della diocesi e titolare dell’abazia dalla quale gli proveniva il possesso di questa terra.

In seguito allo commissione datagli l’Aicholzo, fatti diversi conii del diritto ed un solo del rovescio, ottenne che nella zecca di Genova venissero queste monete battute, però, da quanto risulta, in piccolissima quantità; onde vedesi aver esso ciò fatto solamente per constatare che intendeva far uso di un diritto che pretendeva avere (Documento I).

Ambidue questi pezzi hanno nel diritto in uno scudo accartocciato, sormontalo da mitra, e colla spada (in segno di sovranità) ed il pastorale accollati dietro ad esso, lo stemma del rasato Settala, che è di sette ali d’oro in campo rosso col capo dell’impero, con attorno CAROLVS. SEPTALA. EPVS. DHERTON. MAR. ALBERI colla varietà che lo scudo in uno è oblungo, coi lati paralelli (T. III, N° 30), e nell’altro ha la forma di un cuore (T. III, N° 31), ed un po’ diverso negli ornati che lo circondano. Nel rovescio dì ambidue è figurato un vescovo in piedi, in abito pontificale e mitra in testa, nell’atto di benedire colla destra e tenente colla sinistra il pastorale, colla leggenda S. MARTIANVS . MARTI . PRIMVS . EPISCOPV . DERT . nel primo, e nel secondo S. MARTIANVS . MARTIR . PRIMVS . EPISCOPVS .

  1. Le antichità di Tortona, Alessandria 1808. Appendice, pag. 50.