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non furono per tutti i ghiacciai uguali e decrescenti dal primo all’ultimo. Nè pare, per quanto è dato di desumere dai numerosi studi sui varii ghiacciai, che si sia verificata un’assoluta prevalenza di uno sugli altri due massimi. Ciò nondimeno in genere lo sviluppo verso il 1820 fu quello che maggiormente si distinse per la sua grandiosità sia in lunghezza che in potenza.
Per molti ghiacciai i massimi di sviluppo del 1602-16441, del 1820 e del 1855 furono regolarmente decrescenti con un distacco maggiore in genere fra i due ultimi. Talora gli sviluppi frontali del 1644 e del 1820 furono uguali come ad esempio per il ghiacciaio di Tour in Savoia, o quasi uguali come per i ghiacciai della valle di Bagnes e del Miage al Monte Bianco. La regolare decrescenza è stata desunta non solo dalla potenza delle relative morene laterali ma, come in modo particolare per i ghiacciai d’Argentière e du Bois in Savoia, di Grindelwald superiore e del Rodano, dai rispettivi archi morenici frontali e fronto-laterali dei quali quello del 1820 si presenta di consueto, ma non sempre, più potente rispetto agli altri due.
È indubitato che il progresso del 1820 si presentò per molti ghiacciai — come ad esempio per quelli di Tour, Bosson, Bionnassay, Trient, Brenwa, Lys, Verra, Allalin, Fee, Findelen, Inferiore di Grindelwald, Morterasch per non citare che i più importanti — d’uno sviluppo così imponente quale la storia non ricorda. Le fronti raggiungendo o sopravanzando i limiti del massimo del 1602-1644 ricoprirono nel primo caso o distrussero nel secondo caso i corrispondenti depositi morenici. In conseguenza, come ben si osserva per i ghiacciai di Tour, Bosson, Unter Grindelwald, nelle rispettive regioni frontali compaiono soltanto due ordini di morene: quelle più esterne e più potenti del 1820 ed internamente quelle del successivo progresso del 1855. Queste ultime non compaiono sempre perchè talora parzialmente rimaneggiate come è avvenuto per i ghiacciai Grande di Verra e del Lys al Monte Rosa.
I ghiacciai che ebbero la loro massima lunghezza verso il 1855 (Gorner, Zmutt, Arolla, Ferpècle, Zinal, Aletsch, Unteraar, Forno, ecc.) distrussero a loro volta i depositi morenici frontali dei precedenti sviluppi, dimodochè gli archi più esterni corrispondono a quest’ultimo grande massimo. Non ha mancato di verificarsi qualche volta che detto massimo si rilevasse uguale a quello del 1602 oppure a quello precedente del 1820, talora in tutte le parti altre volte soltanto parzialmente; in conseguenza, dove si è verificato il contatto, è ben riconoscibile la sovrapposizione dei nuovi materiali più freschi su quelli basali più antichi visibili soprattutto nelle parti marginali esterne, come ad esempio appare in diversi punti nella grande morena laterale di sinistra dei ghiacciai del Lys e Grande di Verra.