Pagina:Mozzoni - Del voto politico delle donne, Venezia, Visentini, 1877.djvu/35

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combatteste per la libertà del Greci, voi protestaste contro il governo personale di Francia, voi fremete pei cristiani d’Oriente, ma volete mantenere la servitù nelle vostre case stesse, perchè lì dove voi signoreggiate, lì soltanto non vi pare opportuna la libertà – Guai a voi democratici apocrifi, perchè le idee si faranno ragione anche di voi, e l’avvenire metterà a nudo il vostro liberalismo a doppio fondo!

Io sono giunta alla fine del mio lungo discorso.

Ho dimostrato che le condizioni giuridiche delle italiane non rispondono ai nostri costumi, nè al pensiero che viene informando tutte le istituzioni moderne. – Non ho avuto bisogno di dimostrare che a noi non si pensa, o non si provvede che avaramente, dacchè dopo 17 anni di libero governo ci si ridona oggi quello che il governo straniero non ci aveva negato mai, il voto amministrativo, contro il quale ancora si sollevano taluni, che in questi tempi di ibridismo politico, dovrò chiamare radicali-opportunisti.

Ho dimostrato come questo stato di cose non può mutarsi per noi fino a che non avremo col voto politico il diritto d’imporre ai deputati lo studio e la sollecitudine dei nostri interessi, epperò, signore mie, vi invito a chiederlo apertamente e direttamente al Parlamento.

Non lo otterremo. Tutti gli italiani vogliono riforme in tutti i rami della pubblica amministrazione e non ottengono e non otterranno nulla, o quasi nulla, per la ragione che i due famosi beni inseparabili sono semplicemente incompatibili, e quello dei due che si trova più largo non crede all’opportunità di restringere sè stesso per far posto all’altro.

Non otterremo, ma avremo affermata la nostra maturità e la nostra volontà; non otterremo oggi e noi ci ripresenteremo domani, eppoi ancora, eppoi sempre, fino a che posto fra l’uscio ed il muro dall’ammasso dei conti arretrati, il privilegio creda