Pagina:Muehlon - Dal diario d'un tedesco, Milano, 1918.djvu/30

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40000 prigionieri. Dormono a tre a tre in una scuderia sulla paglia, senza lume; devono ritirarsi appena è buio. Il loro vettovagliamento è affidato ad un imprenditore, che per 60 pfennig per giorno e per testa fornisce al mattino caffè, al mezzogiorno patate e riso, talvolta un pezzo di carne, alla sera zuppa. Chi ha denaro può comprarsi qualche cosa nella cantina escluso l’alcool. I francesi hanno in generale molto denaro, i russi non più di pochi rubli. I francesi sono ben nutriti ed educati, i russi sono bestie affamate.

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Sconfitta degli austriaci in Galizia.

10 settembre.

Si annuncia la seconda sconfitta degli austriaci presso Leopoli. Tutte le truppe austriache fra Leopoli e Lublino sono state ritirate in una posizione imprendibile per raccoglierle e rinforzarle. L’offensiva austriaca irresistibile, di cui tanto si parlava, è finita. Discorsi meno altezzosi e minacce meno radicali contro i futuri vinti mi mostrano, durante il viaggio di ritorno a Berlino, come presto la popolazione si abbatte, ed anche che soltanto dai rovesci, non già dai cosidetti ravvedimenti elevati, si può sperare un cambiamento della Prussia.

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La potenza dell’oro secondo i tedeschi.

26 settembre.

I tedeschi spiegano l’avversione generale di cui sono oggetto col fatto di non avere abbastanza corrotto la stampa estera. Si badi bene, corrotto, non illuminato o istruito! Nel cervello tedesco l’imagine del mondo, per quanto riguarda l’estero, è molto semplice. Anche la grande politica deve farsi nella stessa semplice guisa. Ciò che non riesce alla intelligenza dei diplomatici deve ottenerlo l’asino carico d’oro. Quando l’ufficio degli Esteri e i militari non trovano la propria strada, chiedono alle grandi ditte commerciali se abbiano all’estero persone fidate che possano offrire agli statisti i milioni necessari per mutarne le idee. Si ammette senz’altro, che i ministri, e non solo la stampa, degli Stati neutrali sieno già stati corrotti dai nemici, e che occorra vin-