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Pagina:Neera - L'amuleto.djvu/126

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l'amuleto 121


cezza, quasi di felicità, erano dileguati, non sarebbero tornati più, distrutti da un istante così breve. Avevo pianto tanto quando erano morti mio padre e mia madre, eppure sapevo che dovevano morire; ma Lui perchè aveva fatto questo? Ecco, pronunciavo anch’io parole più grandi delle altre, come certe parole che Lui pronunciava, dandomi la visione di un mondo superiore. Egli non mi aveva creduta degna di seguirlo per quella via. Non mi aveva amata; ah! sopratutto non mi aveva amata mentre io fidavo tanto in lui!

A questa considerazione un fuoco violento mi salì alle guancie e un desiderio di batterlo, di umiliarlo, di dirgli che era stato vile. Alcune storie udite qua e là, certi apprezzamenti dei quali nella mia assoluta ignoranza della vita non avevo compreso la portata, mi tornavano in mente tumultuosi, maturando con una precipitazione dolorosa tutto ciò che era rimasto incompleto nella mia piccola esperienza di donna