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la freccia del parto | 151 |
— Non pronunciate il suo nome.
— L’amate? — insistè Olimpia con voce soffocata.
— Ebbene, sì, l’amo, l’amo. Se questo vi può tormentare come voi avete tormentato me, ve lo ripeto, l’amo! Vedete che è impossibile una riconciliazione fra noi due. Vi ho portata la vostra lettera, una lettera che vi poteva perdere; non chiedetemi altro.
Le voci si allontanarono. Costanza, in preda a un’agitazione vivissima, si levò in piedi; ma non poteva reggersi. Ci volle un po’ di tempo prima di ricomporsi per rientrare in sala.
Rizzio era già partito.