Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/147

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sato egli stesso tutto quanto l’autore ha scritto. È questa la vittoria immediata dello scrittore sul lettore; è la presa di dominio delle anime, è la violenza del connubio che fa balbettare all’anima soggiogata la parola sublime del delirio amoroso: Io sono tu!

Ma non è che un delirio. Le anime, al pari delle umane spoglie, si incontrano, non si fondono, e cessato l’attimo misterioso ognuna di esse si riprende, ritorna sola. Tale fenomeno della psiche è, io credo, il punto di partenza per un volo di sogni e di sensazioni che i giovani facilmente possono scambiare per una divina chiamata.

Certamente i più esposti ad essere colpiti da codesta illusione sono quelli che hanno particolari disposizioni: mente aperta, immaginazione viva, sensibilità, scorrevolezza a maneggiare la penna. Sono i premiati nelle scuole, i vittoriosi nelle Accademie e nei Concorsi; sono le fanciulle che si dilettano a copiare le pagine dell’autore preferito e che hanno il tavolino pieno