Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/299

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con le idee conservatrici, dall’altro colle innovatrici. Non è puritana, bigotta anche meno; non rifugge dallo sviscerare le debolezze e le colpe umane, è anzi indulgente per esse, ma della indulgenza di chi vi è superiore; vedo il marcio della società, ma non osa, o meglio non vuole affrontare col pensiero e propugnare quelle riforme radicali, la di cui necessità dovrà imporsi col progredire de’ tempi.

I principii morali che traspaiono qua e là nei romanzi di Neera, sono stati da lei raccolti, coordinati, concretati per virtù di affetto materno, a profitto dell’unico figliuolo. Il Libro di mio figlio, dedicato da lei al figlio Adolfo, è un piccolo breviario per la gioventù.

Ben fece l’autrice ad avvertire nella prefazione che ella non conosce i numerosi filosofi e pedagogisti che la precedettero nell’argomento, che invero molte delle sue idee si trovano in essi esposte ed approfondite, ed altre giustamente scartate. Che questo volumetto sia frutto unicamente delle osservazioni e delle meditazioni dell’A., è un merito per lei e un titolo a renderlo anche più caro al giovinetto per cui fu composto, ma è un difetto nel valore intrinseco della operetta la quale avrebbe acquistato maggior pregio e maggiore utilità se le Idee proprie avesse l’A. posto al crogiuolo del confronto, e quelle degli illustri che la precedettero dall’antico Epitetto al Rochefoucault, ai modernissimi Smiles e Spencer, al Pestalozza, agli