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dano, di alcuni articoli colle vicine Provincie italiane, e coi prossimi paesi tedeschi, e di seta anche con Londra, e Lione. Ritira le merci coloniali, gli oli, i saponi, e le cere da Trieste, e Venezia, il grano, ed il pollame dalle vicine provincie venete, e dal lombardo, i buoi da macello dalla Pusteria, i buoi da tiro dagli altri paesi dei Tirolo tedesco, i porci, che altre volte provedevansi anche in Ungheria, gran parte dallo stato Pontificio, la canapa da Bologna, e Ferrara, il lino, e le tellerie dal Tirolo tedesco, i panni, e le cotonarie dall’Austria, dalla Boemia, e dalla Moravia, e le stoffe di seta da Milano, e da Vienna, ed esporta zuccheri della propria Raffineria, seta lavorata, e da lavorarsi, vino, acquavite, rosolj, confetterie, salami, saurcraut, erba sommaco, e carta da scrivere, e da stampa.

Ogni terzo lunedì del mese si tiene mercato di animali, e così pure il primo lunedì di quaresima, il quale mercato si chiama Fiera della Casolara, che dura otto giorni, come quello di S. Giovanni Battista, di S. Michele, e di S. Martino.