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sidenza del Magistrato politico-economico, e la loggia dell’organo di S. Maria Maggiore di Vincenzo Vicentin, in ornato, sono due capi d’arte, che l’intendente non chiama inutile l’attenzione prestata, nè reputa perduto il tempo nell’esame istituito consumato.

19.° Pitture. In Trento non esiste una tale galeria di pitture, nella quale scorgere si possa il sorgere, e lo sviluppo di questa bell’arte, e la essenziale differenza delle varie scuole. Ma se non abbiamo una formale galeria, propria d’una capitale, o di famiglie principesche, e ricchissime, abbiamo tuttavia delle pitture, che onorano assaissimo chi le possiede, e che lo qualificano come intendente in quest’arte per la fattane scelta. Anche le pubbliche chiese hanno de’ giojelli, e perfino due case nella facciata loro hanno delle pitture non dispreggievoli. È prezzo dell’opera quivi rammentare alcune di queste pitture. Affreschi del Ricci detto Brusasorci ritrovansi nella facciata della piccola casa Cloz a S. Marco N. 66, e nel castello vi sono affreschi del Romanino, del Romani, del Brusa-