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la strada più bassa conduce alla Vela, ove sull’acqua, che quivi discende da bucco di Vela vi sono, e cartere, e mulini da tabacco; la strada più alta porta a bucco di Vela, o man di S. Vigilio, strada in parte rinnovata, tutta romantica, e dove si osserva l’orrido della natura ne’ due alti monti, che in un punto quasi si uniscono, il quale orrido viene accresciuto dal sottoposto ruscello, che, passando fra rupi fortemente sussura. Ritornando è meglio inviarsi, giunti al bivio accennato per quella strada, che fa osservare Dos Trento da altra faccia, e per quella si vede arrivando novellamente sulla strada, che dall’Adige viene bagnata, la filanda Tabacchi. Si entra quindi in città per porta S. Lorenzo, quando non bramassi pria visitare il suburbano Ravelli, posto lungo l’Adige a sinistra, al quale si giunge percorrendo la piccola strada, che forma riva, ove si fermano le barche, che navigano l’Adige, e gli avvanzi del palazzo delle albere di buon architettura non lungi da questo.

A sinistra della strada regia, che porta dal ponte del Fersina a Mattarello sul