Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/217

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— Pertanto :o nessuna volontà — l'ipotesi della scienza — , 0, volontà libera. L'ultimo assunto è il sentimento dominante, dal quale non ci potremmo liberare neanche se l'ipotesi fosse provala. La fede popolare nella causa e nell'effetto riposa sul presup- posto che la volontà libera sia causa di ogni azione: solo di qui noi abbiamo il senso della causalità. Qui si trova quindi anche il senso che ogni causa non è effetto, ma sempre dapprima causa, — se la volontà è la causa. « I nostri atti di volontà non sono necessari » — ciò sta nel concetto di « volontà ». Neces- sario è l'effetto dopo la causa, — cosi noi sentiamo. Che anche il nostro volere sia in ogni caso necessitato è una ipotesi. 449. Necessità o libertà del volere? — Non vi è un « volere » : ciò è solo una concezione semplificatrice deirintelletto, come « materia». Tutte le azioni devono essere preparate mec- canicamente come possibili, prima che siano volute. Ossia: lo «scopo» entra soltanto nel cervello, quando tutto è preparato per la sua esecuzione. Lo scopo uno « stimolo » •c interno » — niente di più. 450. Fin dall'antichità abbiamo posto il valore di un'azione, di un carattere, di un'esistenza, nell'intenzione in grazia della quale si è agito e vissuto; quest'antichissima idiosincrasia del gusto prende alla fine una piega pericolosa — posto infatti che la mancanza di in- tento e di fine del divenire s'impone sempre più alla nostra coscienza. Sembra dunque che si prepari un deprezzamento generale : « Nulla vi è che abbia senso» — questa malinconica sentenza significa: — » ogni senso sta nell'intenzione, e posto che l'intenzione manca in- teramente, così manca pure compiutamente il senso». Si era slati costretti, secondo quella estimazione, a porre il valore della vita nella « vita di oltre tomba » o nel progressivo sviluppo delle idee o dell'umanità, o del popolo, ovvero al di sopra degli uomini. Ma così si era giunti allo scopo — progressus in infinilum : si era reso infine necessario di fissare per noi un posto nel processo mondiale (forse nella speranza demoniaca che esso sia il processo verso il nulla). In opposizione a ciò il concetto di « fine » richiede una più se- —