Pagina:Nodier - Racconti Fantastici, 1890.djvu/49

Da Wikisource.

49

more meglio trattabile del solito; poichè dormirò qui comodamente; e siccome ho il sonno leggero, mi sveglierò subito dopo lui.

Mentre Xaïloun stava per coricarsi, fu subitamente sopraffatto d’un idea.

— La notte è fresca, disse, e mio cugino il ramarro non è abituato come me a dormire sull’orlo delle sorgenti e al coperto delle foreste.

L’aria del mattino non è salubre. Xaïloun si tolse il pastrano e lo stese dolcemente sul ramarro, pigliando tutte le precauzioni necessarie per non risvegliarlo. Il ramarro non si svegliò.

Quando ebbe fatto questo, Xaïloun s’addormentò profondamente sognando l’amicizia del ramarro.

Questa è la storia di Xaïloun.


CAPITOLO III.

Il fachiro Abhoc.


L’indomani sopraggiunse nel medesimo luogo il fachiro Abhoc, che fingeva d’andare in pellegrinaggio, ma che cercava di far qualche trappoleria da fachiro.

Siccome s’avvicinava alla sorgente per riposarsi, egli scorse il tesoro, lo abbracciò con un’occhiata e ne calcolò prontamente il valore sulle dita.

— Grazia insperata, esclamò, che il Dio onnipossente e misericordiosissimo accorda finalmente alla mia corporazione dopo tanti anni di prove e che ha degnato di mettere per facilitarmene la conquista, sotto la guardia d’una innocente lucertola da muraglia, e di un povero ragazzo imbecille!

Devo dirvi che il fachiro Abhoc conosceva perfettamente di vista Xaïloun e il ramarro.

— Che il cielo sia lodato in tutte le cose! aggiunse poi sedendo qualche passo più lontano. Addio, abito di fachiro, lunghi digiuni e aspre mortificazioni del corpo, addio! Cambierò paese e vita e comprerò nel primo regno che mi piacerà bene qualche buona provincia che mi procuri grosse rendite. Una volta stabilito nel mio palazzo, non mi occupo in avvenire che di sollazzarmi in mezzo delle mie belle schiave, tra i fiori e i profumi e cullare mollemente il mio spirito al suono de’ loro istrumenti di musica, tracannando vini squisiti nella più grande delle mie aureo coppe. Divento vecchio, e il buon vino rallegra il cuore dei vecchi! Però questo tesoro sarà pesante a portare; e sarebbe male, in tutti i casi, a un riccone come sono, che ha una quantità di domestici e una milizia innumerevole, d’avvilirsi a far il facchino