Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/266

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qualche ordine di Sua Maestà, a questi si dà; e da questi vien avvisato alle loro piazze.

    trale in via Piedigrotta, provveduto ognuno di buoni regolamenti, ed ampiamente fornito di medici ancora e di chirurghi, fra’ più chiari professori e per ingegno e per dottrina. I quali si contraddistinguono con le denominazioni di primi e secondi medici, fra’ quali un capo di servizio, per la sorveglianza dello stabilimento e delle persone; ed istessamente per la parte cerusica, in cui vengono eziandio noverati i terzi chirurghi ed i candidati, simigliantemente a’ farmacisti, i quali in più picciol numero, sono pur nondimeno in questi quattro ordini medesimi spartiti, essendovene anche due presso l’Intendenza generale dell’esercito per l’avveramento de’ conteggi farmaceutici. In ugual modo, salvo brevi differenze, vengono ordinati i carichi sanitari dell’armata, la quale annovera medici di prima e seconda classe, non meno che chirurghi e speziali di prima seconda e terza classe ancora, alcuni de’ quali han pure l’epiteto di naviganti
       .Dal lato poi dell’amministrazione ci ha primamente un commessario di guerra ordinatore, e parecchi uffiziali civili, i quali sapientemente si appartengono alla generale Intendenza nel ramo di marineria, quando negli ospedali dell’altro ramo di guerra si contan particolarmente primi secondi e terzi controlori e commessi , oltre a non picciol numero di ammissionati e di soprastanti.
       Gli ospedali militari di tutto quanto il reame, oltre i suddetti, sono istessamente ordinati, cioè sotto il comando di un uffiziale, e governati da professori e da amministratori nelle città di Capua, Caserta, Gaeta, Chieti, Pescara, Nola, Cava, Taranto, Tremiti, Ponza, Palermo, Messina, Trapani, Siracusa, e Melazzo, per i soldati dell’esercito; ed in Castellammare, Brindisi, Santo Stefano per quelli dell’armata; essendovene un altro ancora nell’isola d’Ischia per i condannati infermi.
       Tutt’ i soldati che ammalano ne’ loro alloggiamenti son colà trattati da’ propri chirurghi, e menati in un piccolo ospedaletto nel ricinto del quartiere, cui dassi il nome di sala reggimentale; ma se in capo a tre o quattro giorni non risanano, ovvero se manifestano talune malattie, sono tosto mandati al più vicino ospedal militare, ed anche in uno civico, sulle prime, se ne fosse troppo