Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/36

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zione fece diroccare il Castello, che stava dove è ora la Chiesa di Santo Agostino.

L’ottava fu fatta nell’anno 1300 per ordine di Carlo Se-

    Consiglio; talchè in essa si trovano Ninfio e Carilao, che Livio chiama Principes civitatis, ed ai Palepolitani si dà quasi tutto il carico della guerra con Roma. E che esse infatti fossero due parti da una sola città divise da non molto spazio tra loro e da rispettive mura circondate, noi lo desumiamo principalmente dalle stesse parole dello storico, ove narrando, che Publilio, avutane l’opportunità, erasi posto tra Napoli e Palepoli a fin d’interrompere le vicendevoli comunicazioni de’ nemici, soggiunge, che in conseguenza di ciò pars parti abscissa erat; e quindi fa comprendere, che la parola urbs da lui usata nel principio del racconto, debba interpetrarsi nello stesso modo, con cui egli discorrendo di Siracusa (I. XXV. c. 25), descrisse Napoli e Tica, che erano, secondo egli dice, nomina partium urbis et instar urbium. Nè solo Napoli nostra vedevasi allora divisa in due regioni così ampie e distinte tra loro, che potevano chiamarsi città: poichè oltre di Siracusa, anche di Emporia rammenta ciò il Pellegrino, che fu detta da Strabone (I. III) essere divisa in duas urbes; e di Palermo, che secondo Polibio (I. I) aveva una parte che chiamavasi Napoli, ed un’altra Palepoli, In tal modo può senza inverisimiglianza spiegarsi il perchè Dionigi d’Alicarnasso, parlando precisamente di questa guerra, non fece affatto menzione di Palepoli, e nominò solamente Napoli. Imperocchè, essendosi, come noi pensiamo, col tempo dimenticata la distinzione della vecchia e nuova città, ed avendo quella parte che dicevasi Napoli presa la somma delle cose, nel mentre l’altra o distrutta o incorporata a questa non avea più alcuna importanza politica, avvenne che gli scrittori posteriori, dovendo narrare i fatti di quell’epoca, usarono la denominazione restata alla nostra città, e colla quale era allora generalmente conosciuta, e non si brigarono di far parola anche del nome, che un tempo avea avuto una parte di essa. Solamente chi aver poteva più minuto ragguaglio delle vetuste memorie, o chi voleva usare tutta la minuziosa esattezza di uno storico accurato, cercò di non trascurare questa circostanza dell’avvenimento che raccontava.