Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/39

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detta Porta Reale: e questa ampliazione fu più bella e magnifica delle altre; poichè oltre l’aver molto ingrandita la città, le muraglie eran quanto forti in quei tempi, tanto

    ai tempi di Augusto; o il Romanelli ed i suoi seguaci, che inciampavano nello stesso scoglio, al quale urtarono il Summonte ed il Loffredo, e contradicevansi puranche apertamente con loro stessi, allor che facevano inoltrare il mare fino a S. Giovanni Maggiore e poscia al disotto di quel sito collocavano parte della vecchia città. Nè meglio inoltre si appongono coloro, che vogliono situarla nella pianura di Poggioreale o verso Porta Nolana luoghi bassi e piani, che secondo l’anzidetto sistema sarebbero stati allora sottoposti al livello del mare, ed ove, quando anche non voglia seguirsi la volgare opinione su tal proposito, non si potrebbe certamente rinvenire quei luoghi elevati della città (summa urbis) che per lo strataggemma di Carilao furono dai Romani occupati. Da ultimo, non sa comprendersi come abbia potuto avvenire lo scambio di Napoli e Palepoli, che ammette il Giordano; nè può ad alcuno persuadere l’argomento del Pellegrino, che fondava la sua opinione a porre Palepoli verso il borgo di S. Antonio Abbate, dal nome che quel luogo aveva di Campo di Napoli, il che, a nostro giudizio, contradice, anzichè favorisce il suo sentimento.
       Ma gli accennati scrittori, i quali pongono Palepoli all’oriente di Napoli, si servono di un altro argomento, che essi credono sufficiente a stabilire nello stesso tempo la loro opinione ed a combattere quella del Pontano. Palepoli, dicono essi, doveva stare necessariamente dalla parte di Nola ed all’oriente di Napoli, poichè altrimenti non avrebbero potuto i Nolani liberamente dalla medesima fuggirsi nella loro città, senza che ne fossero stati impediti dai Romani, i quali eran posti tramezzo. Questo argomento assai giusto in apparenza, ha fatto sì, che tutti i moderni scrittori delle nostre cose abbiano cercato di porre Palepoli in modo che avesse avuta libera la via di Nola, e quindi l’han collocata all’oriente di Napoli antica. Ma stavano poi i Nolani in Palepoli? Ecco quello che prima di ogni altro avrebbero essi dovuto stabilire, ed ecco quello, di che, attentamente considerando il testo di Livio, noi dubitiamo. Ed infatti dal medesimo primieramente

     Celano — Vol. I. 6