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Quì si fanno bizzarrissimi ricami d’ogni sorta, che forse non hanno pari in Italia; e sono in tant’uso, che non v’è casa mediocremente comoda, che non ne abbia.

    dell’aere la francano d’ogni cagion locale d’insalubrità; nè alcuna malattia conta che si possa tenere per endemica. Sonovi rarissime le periodiche così perniciose e originali al cader della state e al principiar dell’autunno; nè si osservan molto frequentemente nel verno le gravi infiammazioni, e manco di tutte quelle che prendono i parenchimi degli organi; ma soltanto si mostrano nel lungo dominar de’ venti aquilonari, i quali dopo il volgere di anni rendon talora rigida la stagion brumale.
       Però i morbi non vengon quì prodotti che da cagioni comuni, ed assumono la forma sporadica. Che se vuolsi scrupolosamente andare indagando le cagioni speciali e proprie del nostro clima, o della costruzione della nostra città, non se ne troveranno che due sole: 1° la variabilità della temperatura, ed il rapido alternarsi di alcune meteore, le quali non rendono stabile il clima; 2° la costruzione della parte antica della città, la quale, avendo anguste le strade e le case alte, non consente che l’aria agevolmente vi circoli; onde umida e grave è l’atmosfera, sopratutto nelle abitazioni del basso popolo, poste a pian terreno e sul nudo suolo. Ma la prima cagione, tutta della natura non è poi sì grave da spingere a tale estremo la variabilità del clima, che non se ne possano evitare gli effetti con le cautele di una consigliata igiene. E di vero la osservazione dimostra che ne’ tempi più rotti, soltanto le persone mal preservantisi ne risentono la maligna, virtù, la quale non sempre si manifesta con gravi malattie, assai spesso ingenerando semplici affezioni catarrali, o infiammazioni erisipelatose della mucosa bronchiale e della gastro-enterica. L’altra cagione va per le cure del Comune successivamente scemando, ed è eziandio svigorita dalla dolcezza del clima e dalle abitudini del popolo, che se ne può star lungamente all’aria libera, in tutto il corso del giorno, prescegliendo le piazze e i luoghi meglio esposti, sia per vendere commestibili a minuto, sia per lavori di arti.
       Per la qual cosa le malattie più comuni soglion essere ne’ bambini la difficile dentizione e le convulsioni; ne’ giovanetti la scro-