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22 prologo.

che tutto questo libro sia stato scritto contro di lui. Nella sua cattolica morale crede lecito sparger copie di un sonetto scritto contro di me, ma non crede che io possa stampare la chiusa. Nella sua manzoniana rassegnazione scrive lettere dolciastre dove si mostra in aspetto di S. Sebastiano martire, ma non dice se le freccie che ha in corpo siano di ferro buono.

Che cosa rispondere a chi non risponde?

Amen.

Ma quel che gli scotta più di tutto è il sentir dire che il suo sonetto è macaronico. Eppure quel sonetto non è la sua cosa migliore. La migliore è l’Ode alla regina fatta a concorrenza del Carducci, l’Ode dove il poeta sparge il crine di una donna nientemeno che di fronde, siano pure apollinee e dove si trovano versi di così squisita fattura ed armonia come quello che comincia ― Voi pur pugnaste per la patria ecc. ― Fattura però che non riesce nuova a chi ricorda ― Pietro Paolo pittor pinse pittura Per poco prezzo ecc. ― Via, via, scopatore santissimo, Enotrio almeno i versi li sa fare. Vittorio Imbriani e lei stanno