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prologo. | 53 |
gli Ammaestramenti sono libro di testo in troppi licei di questo povero regno d’Italia. Non ti ricordi di una poesia di un certo Cavallotti nella quale certi scheletri salgono sulla carrozza di certi principi? Perchè dunque tante ire? Forse perchè vuoi vestirti come il vecchio Parini? Bada, non è carnevale ed i vestiti rococò ti solleverebbero contro tutti i torsoli di cavolo che vegetano in val d’Olona. Ogni tempo ha i suoi vestiti: tanto è vero che tu non ti vesti affatto come il Parini, ma tu solo sei il sarto de’ tuoi versi e, se ti dicessero il contrario, te ne avresti a male.
Pare impossibile! Mentre dappertutto si cammina in libertà, noi sentiamo prescriverci la lunghezza dei passi come i coscritti! E non sempre i passi li vorrebbero fatti avanti. Tutti sanno che l’adorazione cieca, la superstizione, è difetto italiano. Quando l’idolo fu il Leopardi, guai a non maledire la vita ed il sole in strofe libere! Quando l’idolo fu il Manzoni, fu dovere il cucinare inni sacri in settenari; e i