Pagina:Odi e inni.djvu/121

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il sogno di rosetta 95

110lui         Non vedo l’ora d’essere insieme
               nella mia... dico, tua, nostra casa!

               Ci son colonne con le ghirlande
               d’oro: in cucina tutti i suoi rami
               lustri, puliti: sul letto grande
               115una coperta rossa, a fiorami.

               Specchi...
lei                    Lontana par già la chiesa...
lui         Portiere...
lei                       Il doppio par già lontano...
lui         E per cucire, sappi, t’ho presa
               una... una bella macchina a mano.

120lei         E tira il vento, muove le foglie,
               e l’aria sente di primavera...
lui         Vorrei che in casa fossimo, o moglie...
               Vorrei che fosse molto più sera...

               E nella notte in tanto
          125già queta e dolce si solleva un canto,
          ed entra a lei dalla finestra aperta;
          ma ella s’è tirato
          dietro il grave e soave uscio del sonno;
          sì che l’ode velato,
          130così tra il sonno, come un’eco incerta:

lei         S’è fatto sera... s’è fatto tardi...
              Non odi il canto dell’usignuolo?
              Oh! quella siepe...! Lascia che guardi:
              chi è che piange là solo solo...?