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BISMARCK


Oh! no: quïeto non lo so pensare
tra le quattro assi, l’uomo della guerra.
3Egli era il vento; il mondo era il suo mare.

Egli era il vento: e qual sepolcro serra
il vento che vanì con un lamento,
6poi che volò su l’onde e su la terra?

Ecco: egli leva dalla bara il lento
suo fasciame dell’ossa; e su le porte
9esplora l’aria, corazziere attento,

dalla lunga ombra. A mano a man più forte,
viene un nitrito simile a procella.
12Giunge il cavallo, e scende giù la Morte.

Con suono arido, quasi se ne svella,
scende, e per te tiene il cavallo al morso,
15regge la staffa. Corazziere, in sella!

Il senz’indugio, il senza mai rimorso
tu sei. È neve il tuo pensier, sul monte;
18e n’ha, qual fiume, il tuo volere il corso.