Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/17

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vii

bertà di qui riferire uno squarcio di lettera dell’illustre volgarizzatore della Storia Segreta, tanto più che contiene qualche schiarimento nascente dal confronto delle due Opere. Egli si esprime di questa maniera.

«I dotti uomini che le opere degli antichi scrittori dopo la fatale rovina delle lettere diligentemente raccolsero; che le ridussero a buona lezione, e a comodo degli studiosi con somma cura, se greci, in latina lingua traslatarono, giustamente ne rilevarono i pregi ben più che oggigiorno facciasi dalla maggior parte de’ nostri letterati. E perciò, se tale è il pensier vostro, sig. Sonzogno, di aggiungere alla edizione della Storia Segreta di Procopio i sei libri di lui concernenti gli Edifizii di Giustiniano, opera, che quel Valentuomo scrisse ad istanza dell’imperadore medesimo; io non dubito punto che non