Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/18

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siate per fare bella ed utile cosa. E basterà qui rispetto ad essa ricordare quanto ne dissero il dottissimo Maltret nel suo Avviso al lettore premesso alla edizione sì del testo, che della traduzione latina, da lui fatta in Parigi l’anno 1663. «Preparati (dic’egli al lettore) a lungo viaggio, che ti si presenta da scorrere tutto quanto fu lungo e largo l’Orbe romano sotto il regno di Giustiniano Augusto, se ne eccettui l’Italia. Ecco che te n’è guida Procopio. Dappertutto tu incontrerai gli Edifizii di quell’Imperadore, da questo scrittor diligente tanto rassicurati, che non pioggia discioglitrice, non furor di aquilone può distruggerli; nè può rovesciarli qualunque siasi a serie innumerabile d’anni, e corso di tempi. Per lo che vedrai quanto contra la vetustà possano le lettere: perciocchè meglio stanno e conservansi ne’ libri, di quelle che fac-