Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
171 |
continua a fare anche presentemente; nè più è permesso ad alcuno esercitare pubblicamente quell’arte. Laonde i negozianti sì in Costantinopoli, che nelle altre città, sentirono i danni di tale arte per terra e per mare sbandita; e tutto il popolo, che ne’ varii rami della medesima lavorava in Tiro, e in Berito, fu costretto a cercar la limosina, o a morirsi di fame. Una parte, abbandonato il paese si rifugiò in Persia: perciocchè, concentrato, come dissi, tutto il traffico di quel genere nel solo prefetto del tesoro imperiale, data del guadagno una parte all’Imperadore, l’altra maggiore ritenuta per sè, colla miseria pubblica venne ad accrescere le sue ricchezze. Ma di ciò basti.
CAPO XXVII.
Come poi Costantinopoli e le altre città Giustiniano spogliasse de’ loro principali ornamenti, sono ora per dire.
Primieramente stabilì di distruggere l’ordine de’ causidici, tolti tutti i premii de’ quali, in eminente grado