Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/611

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INDICE. 601


Capo XXXIX. |||
I Gotti entro le mura di Castel-Regino, Totila dà il guasto alla Sicilia. — Liberio eletto a comandante dell’armata di mare vien quindi surrogato da Artabano. Germano condottiero dell’esercito. Suoi apprestamenti. — Allegrezza dei Romani. Diogene ricusa di abbandonare Centumcelle |||
 Pag. 422
— XL. |||
Scorreria degli Sclabeni, e loro trepidazione all’udire la mandata in Italia di Germano vincitore un tempo degli Ante. Morto il duce imperiale i suoi figli e Giovanni vengono eletti a capitanare le truppe. Liberio afferra a Siracusa. Artabano soggiace a tempestosa fortuna. I Gotti partonsi dalla Sicilia per consiglio di Spino. Altro scorrimento degli Sclabeni. Strage, e quindi vittoria de’ Romani |||
   » 426

LIBRO QUARTO

DELLE ISTORIE DEL TEMPO SUO (TETRADE SECONDA).

Capo I. |||
In questo libro l’autore accingesi al proseguimenio della guerra persiana prendendo le mosse dalla descrizione del Ponto Eusino |||
 Pag. 432
— II. |||
Descrizione del Ponto Eussino da Calcedone città sino agli Apsilii |||
   » 434
— III. |||
Monte Caucaso e sue gemine Porte-Unni Sabiri. Amasoni. ― Abasgi cristiani. Giustiniano vieta loro la castratura |||
   » 439
— IV. |||
Bruchi. Zecchi. Sagidi. Sebastopoli e Pizio — Eulisia. I Gotti Tetrassiti domandano un vescovo a Giustiniano Augusto |||