Pagina:Opere di Raimondo Montecuccoli (1821).djvu/103

Da Wikisource.

83

tutti i libri di guerra in qual si sia lingua ripieni; onde che pro farne qui superflua e nojosa ripetizione1?

xiv. La moderna ordinanza è fondata ed espressa nelle capitolazioni de’ colonnelli, nell’istruzione de’ lustratori, o commissarii delle mostre, negli articoli militari, e nelle leggi della cavalleria di Carlo V e di Massimiliano II, imperatori, punti autenticati nella dieta dell’imperio a Spira l’anno 1570. Al che possono aggiungersi per maggior pienezza le leggi militari svedesi, olandesi, brandeburghesi, tutte sul piede alemanno formate2.

xv. Si armano gli uomini d’armi diverse a diversi usi, ed a varii siti, onde elle sono offensive, e difensive, gravi, e leggiere. Usavano gli antichi3 mazze, giavellotti, pili, dardi, e saette da trarsi con l’arco, pietre da scagliarsi colle mani, o con frombole, spade, aste, sarisse, scudi, corazze, celate, cosciali, e gambiere. Sonosi oggidì per l’invenzione della polvere le armi nostre dalle antiche alterate, ma non perciò se n’è tralasciata l’imitazione.

Sono le armi fra noi:

Difensive4; corazze intiere con petto e schiena,

  1. Dell’uso degli autori greci e latini sull’arte della guerra, vedi la considerazione I, in calce a questo volume.
  2. Anche a’ dì nostri manca un codice militare; infinite leggi, regolamenti, e decreti sull’economia, la disciplina e le ordinanze governano la milizia. F. Dobbiamo soggiungere ad onor del vero, che S. M. il Re del regno delle Due Sicilie ha dato un codice militare al suo esercito, e che S. M. il Re di Sardegna ha tutto disposto, perchè le sue agguerrite truppe ne siano in breve tempo provvedute.
  3. Veget. lib. 1, c. 2; Polib. ec. M.
  4. Necesse est enim, ut dimicandi acriorem sumat audaciam, qui munito capite vel pectore non timet vulnus. Veget. lib. I. M.