Pagina:Opere di Raimondo Montecuccoli (1821).djvu/98

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3.º I combattenti si compongono: 1.º In decurie, che sono otto o dieci uomini, più o meno, sotto un capo detto decurione1; 2.º In isquadre, che sono più decurie; 3.º In compagnie, che sono più squadre; 4.º In reggimenti, che sono più compagnie unite insieme.

4.º De’ reggimenti d’infanteria si formano i battaglioni, che sono corpi ordinati in più file di fronte e di fondo, i quali ne’ reggimenti di cavalleria sono chiamati squadroni2.

Una fila di fronte, ovvero di lunghezza, sono più soldati posti in linea retta l’uno accanto all’altro.

Una fila di fondo, ovvero d’altezza, sono più soldati posti in linea retta l’uno dietro l’altro3.

5.º Di più squadroni, e battaglioni, formansi corpi maggiori, e si chiamano brigate.

Le brigate sono membri d’armata.

Quando l’esercito è in marcia, questi membri si formano in vanguardia, che è la parte che va innanzi; in battaglia4, che è quella che va nel mezzo; ed in retroguardia, che è la parte che va addietro. Quando l’esercito si schiera, si formano

  1. Questo scompartimento è antichissimo, ed è assegnato da Senofonte sino a’ tempi di Ciro. Ora si divide per 12, e chiamasi squadra; 24, suddivisione, ecc.; ma nelle evoluzioni questo scompartimento si cangia in sezioni, drappelli o manipoli, divisioni o compagnie, e battaglioni. Il numero degli uomini che compongono questi scompartimenti è determinato soltanto sotto le armi, e ripartito secondo la proporzione de’ soldati. F.
  2. I battaglioni, e gli squadroni non sono soltanto scompartimenti nelle evoluzioni, come ai tempi dell’Autore, ma in piede stabile ne’ reggimenti. F.
  3. Fila di fronte è la nostra riga; fila di fondo è la nostra fila. Tutta l’esattezza delle evoluzioni sta nella distinzione di queste due spezie di file. F.
  4. Che ora chiamiamo alla francese centro. F.