Pagina:Opere matematiche (Cremona) I.djvu/113

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intorno alle superficie della seconda classe ecc. 99


I diametri delle superficie di seconda classe inscritte in una stessa sviluppabile, coniugati ad una medesima direzione, sono generatrici di uno stesso paraboloide iperbolico.

Se si cercano i diametri della superficie (5) coniugati ai piani delle quattro coniche, si trovano essere le rette congiungenti il centro della superficie ai vertici del tetraedro polare. Il che era d’altronde facile a prevedersi.

Cerchiamo da ultimo qual superficie inviluppino i piani diametrali delle superficie (5) coniugati ad una retta data di direzione. La data direzione sia individuata mediante l’equazione1:

λt + μu + νv = 0.


Siano t, u, v, w le coordinate del piano diametrale della (5) coniugato a quella direzione; avremo

At + Bu + Cv + Dw = 0


da cui, posto λ + μ + ν = k abbiamo le:

kα(t + w) — i(α’k(t + w) — λDw) = 0

kβ(u + w) — i(β’k(u + w) — μDw) = 0

kγ(v + w) — i(γ’k(v + w) — νDw) = 0


le quali danno , , in funzione di i. Eliminando i si hanno le equazioni di tre iperboloidi aventi a due a due una generatrice comune; essi individuano, mediante i loro piani tangenti comuni, una superficie sviluppabile della terza classe (che ha per spigolo di regresso una cubica gobba). Dunque:

I piani diametrali delle superficie di seconda classe inscritte in una stessa sviluppabile, coniugati ad una retta di direzione data, inviluppano una superficie sviluppabile della terza classe.


Cremona, 14 dicembre 1858.

  1. Qui le λ, μ, ν indicano costanti arbitrarie, epperò diverse da quelle adoperate nelle equazioni (8).