Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/85

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mia teologica, quando l’alterno dominio d’ogni nazione sul mondo diè all’Affrica di popolare l’Asia di sacerdoti e di eserciti; o sia che que’riti fossero istituzioni di Zoroastro, desunte dagli Sciti o dalla magia de’Caldei, e propagatesi poi con la possanza di Nino; o più veramente, emanassero dal limpido cielo e dall’ingegno acuto degli Egizii mediterranei, e quindi venissero con Inaco in Grecia e con Pittagora nei templi d’Italia; certo è che le storie de’popoli i quali nobilitarono gran parte del nostro emisfero, mentre pur vanno magnificando i proprii numi quasi coevi del mondo e primi benefattori del genere umano, tutte non per tanto palesano le loro città fondate da re pontefici, e persuase alla umanità dagli studi de’poeti filosofi1. Da quei popoli e da quegl’istituti, per lungo ordine di usi, d’idiomi e d’imperi, sovente degenerando e più sovente a torto accusate, le lettere si propagarono sino a noi.

VIII. Ed ecco omai manifestato che senza la facoltà della parola, le potenze mentali del-

  1. Questa verità sui principii di tutte le nazioni fu veduta dal Vico, e noi ci siamo studiati di dimostrarla e di applicare le sue conseguenze alla storia de’ nostri tempi. Vedi il nostro discorso su le Deificazioni, nella Chioma di Berenice.